Il matrimonio è spesso paragonato a quelle feste
dove chi è fuori vorrebbe entrare e
chi è dentro sarebbe contento di uscire.
J. Davies
Dovremo avere a disposizione, dopo un’opportuna analisi, una gamma con vari tipi di location: Ville, Castelli, Casali, Tenute, Dimore Storiche. Questo per offrire un’ampia scelta alla coppia. Ogni coppia desidera dare uno stile diverso e molto personalizzato al proprio matrimonio. Qualcosa che faccia sì che il ricordo, la gioia di questa giornata siano custoditi anche dagli altri.
E l’“ambientazione” è uno degli elementi più importanti. La location come il set di un film, anche se il paragone può essere scontato? Sì. A proposito, questo termine che abbiamo preso in prestito e ormai è usato da tutti, non a caso è un sinonimo usato nel mondo del cinema (e dai pubblicitari) che significa proprio “set”. Ma subito un’accortezza da tenere a mente: oltre allo “stile” preferito, nell’optare per una o l’altra ambientazione, influisce non poco la stagione dell’evento.
Cosa e come scegliere? Meglio che la festa cominci tra stucchi e affreschi, e in modo che il vostro “sì” sia abbracciato dalla Storia con la “S” maiuscola? O da preferire colline e panorami che accarezzino il cuore e gli occhi? In città d’arte o in una delle mille e mille straordinarie campagne italiane?
A grandi linee, potremmo dire che per l’inverno è meglio una dimora storica o residenza d’epoca. Per l’estate sono da prediligere gli spazi aperti: ville con piscina, parchi d’arte, terrazzi panoramici, dove servire e gustare degli aperitivi tematici (ovvero deliziare gli ospiti nello zigzagare tra isole di prelibatezze gastronomiche), oppure castelli con giardini immensi o tenute sprofondate nel verde. Ricordiamoci sempre che là dove non ci fossero spazi interni sufficientemente ampi ad ospitare il numero degli invitati, in caso di pioggia (e questo ovviamente vale in tutte le stagioni), è meglio prendere in considerazione l’ipotesi di montare una tensostruttura.
Dobbiamo tenere presente che le tensostrutture oggi sono bellissime, veri e propri capolavori artigianali negli arredi da esterni. Delle vere architetture mobili. Riassumendo in linea generale ce ne sono di due tipi: quelle crystal completamente trasparenti – che io preferisco perché molto romantiche con le stelle a fare da tetto … – più adatte ad un allestimento e ad uno stile moderno della festa, e quelle invece con i drappeggi interni – che fanno più effetto “ricevimento regale” – più indicate per uno stile classico e, volendo, baroccheggiante (senza strafare).
Una sola controindicazione. Queste strutture mobili hanno un costo non indifferente, che andrà ad incidere sul budget in modo significativo. Specialmente sommato all’affitto della location, se non pianificato prima, può essere una sorpresa “indigesta” e che può dare adito a non poche incomprensioni. In questo caso la valutazione va fatta prima, molto prima, non a ridosso della data.
Quindi, può sembrare un dettaglio ma non lo è affatto, la prima cosa da fare è redigere la lista degli invitati, in modo non “elastico” ma il più rigoroso possibile. E’ un compito da assolvere con molta attenzione, poiché un cambiamento significativo nel numero di ospiti non solo fa lievitare, com’è ovvio, la spesa del ricevimento: ostacolo sormontabile per i fortunati che non hanno problemi di budget. Ma, quello che è peggio, potrebbe far sì che la location già prenotata non vada più bene: e questo è un inconveniente difficilmente ovviabile. Per questo non mi stanco di ribadire che la lista degli ospiti deve essere definita prima e non dopo aver scelto la location.
La scelta della location è la prima tappa fondamentale insieme alla scelta della chiesa. In genere si cerca di avere chiesa e luogo del ricevimento il più vicini possibile per non stressare gli ospiti sottoponendoli a trasferimenti stancanti da una parte all’altra, magari nel traffico caotico della città.
Se il matrimonio è civile, si potrebbe suggerire la formula all’americana, con l’allestimento di un baldacchino e svolgendo il rito nella corte di un castello oppure in un meraviglioso giardino della villa stessa. Il rito religioso deve necessariamente avvenire in un luogo chiuso e consacrato, altrimenti in caso contrario non avrebbe alcuna validità.
Civile o religioso, ciò che si deve avere ben chiaro, comunque, è che la scelta della location è la madre di tutte le scelte legate al giorno del sì. E’ il luogo prescelto che deve dare lo stile al ricevimento e tutto ciò che gli sposi andranno a scegliere dovrà necessariamente rifarsi a questa cornice.
Ville di rappresentanza o abitazioni private?
Se la scelta cade su un’abitazione privata, vale a dire una dimora padronale dove abitano i proprietari o una splendida villa al mare dove i titolari comunque trascorrono vacanze e week end, questa collocazione può essere molto affascinante e aggiungerà un carattere di “irripetibile” alla vostra festa. Ma dall’altro lato può essere molto impegnativa per chi organizza, e soprattutto per chi è dietro le quinte, ovvero la wedding planner: presenterà infatti una serie di difficoltà da dover risolvere perché non sarà predisposta in tutto e per tutto – vedi cucina, spazi interni sufficienti, illuminazione esterna e quant’altro – per un ricevimento di questa portata.
Difficoltà ovviamente superabili ma che possono incidere in modo sensibile sui costi e che richiedono un supplemento di pianificazione nel preparare l’evento. Oltre a una serie di impegni reciproci – da mettere possibilmente per iscritto – con i padroni di casa. Perché, come dice il proverbio, patti chiari …